domenica 24 settembre 2017

Caro Uomo,

Caro Uomo, 
in questa pagina ci è stato fatto un grande dono, quello di poterti scrivere almeno per una volta. 
Non sarà facile per chi come noi vive prevalentemente di istinti, ma proveremo a sfruttare questa opportunità, cercando di venirti incontro affinché tu possa ascoltarci. 
Rispetta la nostra vita, noi siamo simili a te, abbiamo un'anima. Sappiamo soffrire, conosciamo la disperazione e l'indifferenza. 
Non ti chiediamo di dedicarci tutto il tuo tempo, non occorre: il tuo sguardo e le tue parole, una quotidiana condivisione di parte di questa vita, il gioco e ci renderai le creature più felici del mondo. 
Rispetta il nostro modo d'essere, non maltrattarci, non deriderci: la tua crudeltà ci ferisce profondamente. 
Non abbandonarci dopo anni di vita in comune, conosciamo molto bene lo smarrimento, la paura e il dolore. 
Ascoltaci, poiché' anche noi sappiamo parlare, ma il nostro è il linguaggio della natura, della sensibilità. 
Non pretendere, per favore, di conoscerci senza avere speso un po' del tuo tempo nel capire la psicologia di un essere diverso dalla tua specie. 
In cambio, avrai la nostra vita, la nostra fedeltà e la nostra amicizia. 
Uomo, siamo i tuoi fratelli più piccoli. Abbi cura di noi, proteggici. 
La tua mano troppo spesso si alza solo per colpirci, e talvolta la tua crudeltà aumenta sconsideratamente. 
Non ucciderci, non usarci come cibo, non sperimentare su di noi inutili torture, non abbandonarci, non rinchiuderci in gabbie per accumulare denaro. Siamo il tuo prossimo. 
Chissà, caro uomo, se avrai compreso sino in fondo questo messaggio. Fra poco torneremo ai nostri silenzi, alle nostre sensazioni. 
Ricorda queste parole ogni volta che i tuoi occhi si poseranno su uno di noi, non dimenticare che la creazione è vita in ogni sua forma, e come tale va rispettata, e, prima di ogni altra cosa, compresa.

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