domenica 29 gennaio 2017

Cuccioli di cani massacrati, la denuncia dell’ENPA di San Giovanni Rotondo

Al giorno d’oggi siamo bombardati dai media televisivi e da internet di notizie inerenti ogni sorta di tragedie e crudeltà umana. Se da un lato si fa abuso e si spettacolarizzano tali avvenimenti, dall'altro canto la grande “rete” ci rende consapevoli di quali atrocità l’uomo è capace. 

Sono proprio di questi giorni le immagini riproposte per il “Giorno della Memoria”, scene cruenti di corpi straziati nei Lager tedeschi. Inoltre sui social network vediamo spesso foto di bambini trucidati dai bombardamenti in Medio-Oriente ed ogni sorta di immagine e video che urta la nostra sensibilità, ma – forse – è meglio non guardare. È meglio far finta di nulla. È meglio girarsi dall'altra parte e pensare che quello che è accaduto nel passato o quello che accade migliaia di chilometri da noi non può o non deve riguardarci. 

E se siffatte atrocità accadessero proprio sotto il nostro naso? 
Se a pochi metri dalle nostre case, qui nel beneamato paese del Santo Padre Pio, si consumasse una barbarica uccisione di un essere vivente, inerme, impotente che ha avuto l’unica sfortuna di non appartenere al genere umano, cosa ne pensate? 

Sono solo cuccioli di cane. 
Cagnolini che si trovavano nei pressi della stazione della benzina IP lungo la circonvallazione di San Giovanni Rotondo. Una femminuccia e un maschietto di circa un paio di mesi massacrati, probabilmente, perché il presunto proprietario della mamma non aveva alcuna intenzione di tenerli con sé. 
A seguito della segnalazione di 3 cuccioli abbandonati, noi dell’Associazione ENPA di San Giovanni Rotondo siamo giunti nel luogo indicato ma, purtroppo, dinanzi a noi si è palesato l’orrore. 

Crediamo che sia giusto condividere e mostrare le immagini forti, 


per lo stesso motivo per cui è giusto che ci vengano mostrate le atrocità del passato compiute da certi “uomini” che si innalzavano a razza “superiore”. 
Anche noi ci pavoneggiamo tanto di essere superiori agli animali ma, è inutile negarlo che quest’ultimi uccidono solo ed esclusivamente per nutrirsi e difendersi. Noi, purtroppo, anche e soprattutto per “superbia”. 

L’essere che ha ucciso due cuccioli indifesi non l’ha fatto per nessun istinto di sopravvivenza, il suo gesto è stato concepito solo perché nella sua mente quelle due creature erano per lui solo ed esclusivamente degli esseri viventi inferiori e che non avevano il diritto di vivere. 

Chiunque legga questa nota e pensi che si stia segnalando qualcosa di futile e di esagerato, non ha alcuna consapevolezza del significato di “vita”. Non conosce il rispetto e la sacralità di questa parola e come tale non può definirsi un essere umano. 
Poiché, proprio l’evoluzione sociale e culturale della specie umana ha fatto sì che ci siano delle norme a difesa delle creature più deboli: L'uccisione di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall'art. 544-bis del codice penale ai sensi del quale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.» 
Una parte della dottrina recente ha etichettato questo reato coniando il neologismo "animalicidio", a sottolineare il parallelo realizzato dal legislatore tra questa fattispecie delittuosa e l'omicidio. 

L’ENPA di San Giovanni Rotondo ha segnalato tempestivamente animalaccio alla Polizia Municipale. Il veterinario ASL ha confermato la morte per percosse e i due corpicini saranno inviati all'istituto zooprofilattico per i dovuti ed ulteriori accertamenti. 
Purtroppo, del terzo cucciolo non abbiamo avvistamenti. In cuor nostro speriamo che sia riuscito a sfuggire e preghiamo che la sua sorte lo conduca tra le braccia di un vero essere umano. 

Noi 4Zampisti, ora associazione ENPA onlus di San Giovanni Rotondo, non stiamo solo operando volontariamente per accudire randagi e cuccioli abbandonati della nostra città, mostrando agli animali il lato migliore dell’uomo. Il nostro obiettivo è soprattutto quello di risvegliare le coscienze della gente, di essere degli esempi di civiltà ed umanità, di mostrare che la vera “superiorità” è nel rispetto di ogni forma vivente.

Nella fervida speranza che quello che oggi è accaduto, non si ripeta mai più. 

La vita, di qualsiasi forma ed aspetto, è pur sempre vita.

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